Resistenza al fuoco del polistirolo, polistirene espanso
Come molte sostanze organiche, anche l’EPS, sigla identificativa del polistirolo, polistirene espanso, è da considerarsi come materiale infiammabile. Se durante la produzione viene impiegata materia prima AE ovvero viene utilizzato un ritardante di fiamma, l’EPS è classificato in EUROCLASSE E secondo le Norme Armonizzate Europee.
Soltanto simulando l’ applicazione finale in costruzione potremo raggiungere una migliore classificazione dell’ elemento in EPS.
Infiammabilità e propagazione della fiamma.
Un pannello in EPS inizia ad ammorbidirsi ed a diventare viscoso quando si raggiungono i 100°C, con temperature decisamente superiori inizia a fondersi fino a produrre gas quando si arriva ad una temperatura di circa 350°C.
Raggiunti i 450-500°C, escludendo un’esposizione diretta alla fiamma, L’EPS inizia a decomporsi. Fino a queste temperature l’ elemento in polistirolo, polistirene espanso non è quindi autocombustibile. Se Esponiamo l’EPS a una piccola fiamma, questo si scioglie senza prendere fuoco; la fiamma può innescarsi solo dopo un lungo tempo di esposizione al fuoco stesso; se arrestiamo l’esposizione alla fiamma, si arresta anche il fuoco innescato. Solo in combinazione con sostanze combustibili alta infiammabilità, anche l’ elemento in polistirolo, polistirene espanso AE protetto può bruciare.
Emissioni dell’EPS in fase di combustione
Studi biologici sulla tossicità dei gas espulsi da un elemento in EPS durante il fuoco dimostrano che l’unico effetto negativo prodotto, è l’emissione di monossido di carbonio, nulla di diverso dai materiali da costruzione come ad esempio il legno.